NUOVE DISPOSIZIONI PER LA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA

Art. 22

 

Il Decreto Cura Italia riconosce ai datori di lavoro del settore privato (inclusi agricoli, pesca, terzo settore, enti religiosi civilmente riconosciuti) che non possono beneficiare di ulteriori ammortizzatori sociali dedicati, trattamenti di cassa integrazione salariale in deroga per un periodo non superiore a 9 settimane. Sono esclusi dalla misura:

  • Datori di lavoro domestico
  • Datori di lavoro che possono accedere alla CIGO o alle prestazioni garantite dal FIS e dai Fondi di solidarietà
  • Lavoratori assunti dopo il 23 febbraio 2020

Requisiti

Solo per i datori di lavoro con più di 5 dipendenti è necessario l’accordo sindacale, concluso anche in via telematica, con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale relativamente alla durata della sospensione del rapporto di lavoro. L'accordo sindacale non è invece necessario per le imprese con meno di 5 dipendenti.

Facilitazioni

Ai fini del riconoscimento del trattamento, non si applicano:

  • le disposizioni relative al requisito dell’anzianità di effettivo lavoro;
  • il contributo addizionale;
  • la riduzione in percentuale della relativa misura in caso di proroghe dei trattamenti di cassa integrazione in deroga

Come accedere alla Cassa Integrazione in deroga

La prestazione è concessa con decreto delle Regioni e delle Province autonome. Le domande di accesso devono essere presentate esclusivamente alle Regioni e Province autonome, che effettueranno l’istruttoria secondo l’ordine cronologico di presentazione delle stesse. 

Come Richiedere la Cassa Integrazione in Deroga in Toscana

Per quanto riguarda la Toscana, la Regione ha sottoscritto con le Parti Sociali un accordo quadro che definisce criteri e modalità procedurali circa l’utilizzo della cassa integrazione in deroga. La presentazione delle domande può essere effettuata a partire dal 31 marzo 2020 utilizzando la procedura informatica a questa pagina.

Dopo aver effettuato sul portale la registrazione utente utilizzando un Certificato digitale di autenticazione fornito dall'ente certificatore (es. smart card), il soggetto responsabile potrà scegliere l'azienda o le aziende per le quali vuole operare e gli eventuali collaboratori delegati da abilitare all'invio delle domande di CIG in deroga, che potranno accedere mediante l'utilizzo del proprio certificato di autenticazione.

Come previsto dalle Linee Guida alla domanda compilata tramite la procedura telematica dovranno essere allegati:

  • per i datori di lavoro che occupano più di 5 dipendenti, il verbale di accordo sindacale e il documento di identità del soggetto che sottoscrive l’accordo per la parte del datore di lavoro. Qualora la consultazione sindacale non sia avvenuta entro 5 giorni dalla richiesta, la domanda può essere comunque inviata allegando la documentazione comprovante l’invio di tale richiesta. In questo caso è necessario allegare la dichiarazione sotto indicata;
  • per i datori di lavoro che occupano fino a 5 dipendenti o che non hanno ricevuto risposta alla richiesta di consultazione sindacale, la dichiarazione per i datori di lavoro e il documento di identità del soggetto che sottoscrive la dichiarazione.

Una volta completata l'istruttoria, la Regione Toscana invierà all’INPS il decreto di concessione e la lista dei beneficiari. Il Datore di lavoro dovrà inviare, alla fine di ogni periodo di paga, il modello SR41 all’INPS che provvederà al pagamento della prestazione ai lavoratori.

 

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